venerdì 13 dicembre 2013

E se Grillo si stesse riposizionando?

POLITICA - Alla fine la notizia che ti aspetti la trovi, anzi ne trovi più di una.
La prima è la condanna in primo grado di Beppe Grillo per diffamazione. Il Presidente del MoVimento Cinque Stelle (ricordiamo l’atto costitutivo firmato da Grillo e dal nipote davanti ad un notaio di Cogoleto il 18 dicembre 2012 che lo designa Presidente dell’associazione Movimento Cinque Stelle)  dovrà pagare le spese processuali e risarcire per danni sia il Partito Democratico sia Antonio Misiani, tesoriere del PD, per un articolo apparso sul blog di Grillo il 4 maggio 2012 . Ed è particolarmente ironico che, dopo essersi scagliato contro il finanziamento pubblico, deve pagare proprio chi, all’interno del partito, gestisce il finanziamento. Ora che il governo, per decreto, lo vuole togliere, Grillo sarà costretto a fare un piccolo regalo di Natale al PD, circa 25 mila euro.
L’altra notizia è vedere i deputati  di Forza Italia votare, in commissione bilancio, un emendamento alla legge di Stabilità proposta dal MoVimento di Grillo. La convergenza su un singolo emendamento non dovrebbe essere un particolare segno, anche se, nei giorni scorsi, lo stesso Berlusconi provava a tenere una porta aperta per una opposizione comune al governo di larghe intese con i 5Stelle e con SeL (che però ha respinto subito al mittente).
Sta di fatto che nell’ultimo periodo Grillo sta cavalcando molto i temi cari ad una parte precisa dell’elettorato. Solo pochi giorni fa Grillo e Berlusconi cavalcavano il mal contento delle proteste che in questi giorni stanno paralizzando l’Italia con Berlusconi pronto a ricevere i capi dei “forconi” e Grillo che in un post, sovversivo, chiede alle forze dell’ordine di non fare più il proprio mestiere (Grillo scrive una lettera aperta ai capi di polizia, esercito e carabinieri invitandoli a non proteggere più i politici e ad abbracciare le istanze dei manifestanti che stanno manifestando contro lo Stato).
Ma vediamo anche vicinanza tra i due leader continua su temi come l’immigrazione e l’Europa, gli attacchi ai giornalisti; sia sul blog di Grillo che su giornali vicini a Berlusconi si possono trovare gli stessi attacchi ai parlamentari eletti con il premio di maggioranza, o i continui attacchi ai Senatori a vita, fa particolarmente riflettere che sul blog dell’ex comico genovese si possa discutere sulla l'abolizione dell'Istituto dei Senatori a vita quindi sul cambiamento della Costituzione (articolo 59) mentre in molte occasioni si sono sempre detti gli estremi difensori della Carta.
La sensazione è che Grillo si stia riposizionando cercando di intercettare quei voti che un Berlusconi decaduto potrebbe non prendere e che Alfano non è in grado di sedurre, sapendo benissimo che dall’altra parte, con la vittoria di Renzi alle primarie, il PD potrebbe provare a riconquistare i voti persi alle ultime elezioni con l’idea del cambiamento.
L’eliminazione dei rimborsi elettorali poi, voluto da Letta ma cavallo di battaglia dello stesso Renzi, inizia a togliere argomenti alla propaganda grillina che è sembrata, fin qui, ricca più di proteste che di proposte (sul blog si attacca la vecchia politica a partire proprio dal finanziamento pubblico).

1 commento:

Redazione Archivio900 ha detto...
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