venerdì 18 gennaio 2013

"E se ognuno fa qualcosa allora si può fare molto", un ricordo di Don Puglisi a Torino


NEWS DALLA STORIA - Padre Puglisi fu ucciso il 15 settembre 1993 davanti alla sua parrocchia nel centro di Palermo, condannato a morte dai boss mafiosi per il suo impegno contro la criminalità organizzata: la sua coerenza personale, l'insistenza sull'educazione dei giovani alla legalità e la capacità di motivare altri a questo impegno lo avevano reso un "nemico" da eliminare al più presto, per riportare il pieno controllo della criminalità sul territorio. Quando quella sera di vent'anni fa i due killer gli si avvicinarono con la pistola in pugno, padre Puglisi sorrise ai suoi uccisori e disse: «Me l'aspettavo». Il prossimo 25 maggio sarà celebrata a Palermo la sua beatificazione.

 "E se ognuno fa qualcosa allora si può fare molto. Padre Puglisi tra spiritualità e impegno civile” è il titolo dell’incontro che si svolge domani alle 20,45 alla Fabbrica delle E del capoluogo piemontese, organizzato da Movimento ecclesiale di Impegno culturale (Meic) di Torino, Libera Piemonte, Azione cattolica e Il Nostro Pianeta, con la collaborazione di Abitare la terra, ACLI Torino, Agesci zona Torino, Centro Studi Bruno Longo, CISV, FUCI, GIOC, Ufficio per la pastorale degli universitari della diocesi di Torino.

Venerdì 18 gennaio 2013, alle 20.45,
Fabbrica delle E, in corso Trapani 91/b
"E se ognuno fa qualcosa allora si può fare molto"
Padre Pino Puglisi tra spiritualità e impegno civile
Interviene
don Luigi Ciotti, presidente di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie


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