venerdì 25 gennaio 2013

Connivenze tra gioco d'azzardo e criminalità. Il coraggio del giornalista Tizian


Giovanni Tizian è un giornalista della Gazzetta di Modena e inchiestista di Repubblica e di Espresso. Il suo lavoro si è da sempre concentrato sulle interferenze dei clan delle ‘ndrine nel mondo del gioco d’azzardo legale. La sua ultima inchiesta ha portato al sequestro di 1500 slot machine truccate e all’arresto del boss della ‘ndrangheda Nicola Fermia nel corso della maxi operazione della GdF di Bologna.
O la smette, o gli spariamo in bocca“: questa la minaccia esplicita che il boss della ‘ndrangheta Nicola Femia suggerisce al telefono all'imprenditore Guido Torello. Proprio per questo motivo Tizian dal 2011 è inserito nel programma di protezione delle vittime di mafia e vive sotto scorta.
Ieri il boss della 'ndrangheta Nicola Fermia è stato finalmente arrestato in una maxi operazione della Guardia di Finanza che ha portato in carcere altre 29 persone, oltre che il sequestro di 1500 slot machine truccate.

Sul sito personale del giornalista (http://www.iomichiamogiovannitizian.org) troviamo le motivazioni, profonde, del suo impegno civile contro le mafie: il 23 ottobre 1989, a colpi di lupara, veniva assassinato il padre, Peppe Tizian mentre da Locri rientrava a Bovalino dopo una giornata di lavoro. E' la storia straordinaria e insieme normale, in questo Paese, di un cittadino onesto, di funzionario di banca che non si è piegato al malaffare mafioso.

Sono 52 in Italia i giornalisti che per fare bene il proprio mestiere sono finiti sotto scorta. Indagare, scavare a fondo oppure, molto più semplicemente, dire la verità, è ancora una cosa pericolosa. Come sono pericolosi gli intrecci, svelati e dimostrati da Tizian, tra il gioco d'azzardo e la criminalità organizzata al nord: sono milioni gli euro "lavati" e reinvestiti in quel settore, più volte al centro dell'azione del governo che ha cercato di regolamentarlo. Non senza incontrare ostacoli, come ha affermato il ministro Riccardi che ha voluto portare la sua solidarietà a Tizian: "La vicenda del coraggioso giornalista Giovanni Tizia, a cui deve andare tutta la nostra vicinanza e solidarietà, non fa che confermare le mie preoccupazioni per una sottovalutazione complessiva del tema del gioco d'azzardo e dei rischi ad esso connessi (...) Il governo Monti ha sicuramente il merito di aver fatto approvare una prima, incisiva regolamentazione del settore, limitando la pubblicità, introducendo la definizione di ludopatia, salvaguardando le categorie più deboli - ha aggiunto Riccardi - Tuttavia, la prossima legislatura dovrà affrontare con ancor più vigore i nodi di questo inquietante fenomeno. Non basta dire che il gioco porta soldi alle casse dello Stato per superare di colpo tutte le perplessità, le riserve e le preoccupazioni".

Nessun commento:

Posta un commento